Gres, lavoratore sul tetto: “salvate la mia azienda”

 

Inserita il 25/06/2008

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Virata improvvisa alla Gres 2000: riprendono le trattative istituzionali, incontro fissato per mercoledì 25 in Prefettura, dopo che un lavoratore lunedì 23 è salito sul tetto di un capannone dello stabilimento per protesta; inoltre, è ora la proprietà a proporre la cassa integrazione guadagni straordinaria (Cig): venerdì 20 ha annunciato, infatti, l’intenzione di mettere in Cig a turnazione 120 dei 214 lavoratori.

Esasperato per la crisi in cui Gres è precipitata da mesi, Enrico Pedace, 45 anni, è salito di prima mattina sul capannone più alto dello stabilimento, 40 metri, deciso a non scendere se prima non avesse parlato con il prefetto di Crotone. “Ho una famiglia da mantenere e il futuro di questa azienda è molto incerto”, ha detto Pedace ad alcuni suoi colleghi di lavoro mentre saliva la ripida rampa di scale esterna che porta al tetto del capannone dell’atomizzatore, il reparto nel quale lavora e in cui viene trattato e preparato l’impasto della materia prima che serve per produrre piastrelle di ceramica, settore di attività di Gres 2000.

“Le istituzioni devono intervenire subito per evitare un’altra lenta agonia, com’è stato per tante altre imprese nate in quest’area industriale con i finanziamenti pubblici e poi lasciate al proprio destino”, ha poi spiegato Pedace, che è anche rappresentante sindacale dell’Rsa aziendale per la Cgil, all’arrivo dei primi giornalisti e fotografi.

Per convincerlo a scendere dal tetto si sono mobilitate le più alte cariche istituzionali del territorio. Poche ore dopo l’inizio della protesta, infatti, sono arrivati allo stabilimento di Gres 2000 in località Zigari nell’area industriale del capoluogo di provincia, insieme ai vigili del fuoco per una questione di sicurezza, anche il vicesindaco, Arturo Crugliano Pantisano, il comandante della compagnia di Crotone dei Carabinieri, Giovanni Russo, e personale della Questura che arrampicatisi sulla scala di metallo esterna sono saliti fin quasi sul tetto del capannone per parlare con Pedace.

Il lavoratore è quindi sceso dal tetto nel primo pomeriggio, dopo essere stato rassicurato sulla convocazione di un nuovo tavolo di trattativa, già fissato per mercoledì nella sede della Prefettura, e al quale ha assicurato la propria presenza anche l’azionista e amministratore delegato Vittorio Borelli, che ha confermato l’impegno direttamente al proprio dipendente raggiunto per telefono. Borelli pochi giorni fa si era detto, invece, indisponibile a partecipare ad un tavolo istituzionale promosso dall’assessore regionale alle Attività produttive Francesco Sulla.

Nello stabilimento di località Zigari, sono giunti anche il prefetto Melchiorre Fallica, il questore, Gaetano D’Amato, e il primo cittadino di Crotone, Peppino Vallone: tutti avevano partecipato fino a pochi minuti prima ad un’assemblea di lavoratori e sindacalisti tenutasi nella sala consiliare del Municipio proprio sulla crisi alla Gres 2000.

“Siamo vicini alle problematiche dei lavoratori e seguiamo con preoccupazione - ha detto il primo cittadino - l’ennesima crisi di un’azienda crotonese nata con incentivi pubblici. Siamo disponibili ad attuare tutte le iniziative che possano agevolarne il rilancio. Confermo la disponibilità del Comune - ha concluso Vallone - a mettere a disposizione di Gres 2000 anche il gas metano privo del costo di trasporto che ci riconoscerà l’Eni con la stipula dell’accordo transattivo”.

Il crotonese


Autore: Fausto

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