La Gres 2000 sospende la produzione

 

Inserita il 31/05/2008

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Dopo meno di due mesi scatta nuovamente l’emergenza stipendi alla Gres 2000. L’allarme è stato lanciato dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil preoccupati dalla chiusura, avvenuta nel pomeriggio di giovedì 29 maggio, per mancanza di materie prime delle ultime due linee di produzione, dalle quali escono fino a centomila metri quadrati di piastrelle di ceramica al mese.

Secondo i sindacati è una conseguenza diretta della crisi di liquidità iniziata a manifestarsi in concomitanza con il trasferimento della proprietà azionaria, avvenuto nello scorso mese di ottobre, e a causa della quale i fornitori hanno ridotto se non sospeso le consegne. Ingenti crediti nei confronti di Gres 2000 li avrebbero maturati anche le imprese di autotrasporto locali: non sarebbe da escludere, perciò, una loro manifestazione di protesta. L’esposizione debitoria dell’azienda, sempre secondo fonti sindacali, ammonterebbe a circa 8-9 milioni di euro.

Dall’inizio dell’anno, inoltre, vengono erogati con ritardo e a singhiozzo anche gli stipendi ai lavoratori, che hanno già inscenato scioperi e manifestazioni di protesta. Al momento, non tutti i lavoratori hanno percepito lo stipendio di aprile mentre proprio a causa del fermo totale produttivo si nutrono forti preoccupazioni sulla possibilità che l’azienda riesca ad erogare la prossima mensilità di maggio.

In una conferenza stampa convocata nella stessa mattina di giovedì nella sede della Camera del lavoro di Crotone, le sigle di categoria Filcem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem-Uil sono tornate a lanciare l’allarme sulle sorti dello stabilimento e dei lavoratori. Mimmo Basile, segretario provinciale Filcem, Fabio Tomaino, della segreteria provinciale Uil, ed Enrico Pedace, delegato della Rsa aziendale, hanno rinnovato l’appello alla proprietà, già rivolto nei mesi precedenti in due riunioni tra le parti sociali avvenute nella Prefettura di Crotone, ad attivare le procedure per la cassa integrazione.

Per venerdì 30 è previsto anche un incontro a Crotone tra i sindacati e l’assessore regionale alle Attività produttive Francesco Sulla.
“Non sappiamo più che cosa pensare - hanno spiegato i sindacalisti - Abbiamo offerto al nuovo amministratore ed azionista tutta la nostra disponibilità. Metta tutti i problemi sul tavolo e cercheremo di risolverli assieme, gli abbiamo detto. Ma la proprietà ha sempre mantenuto un atteggiamento di chiusura anche riguardo all’ipotesi di attivare le procedure di cassa integrazione per il personale che potrebbe dare sollievo finanziario all’azienda e comunque garantire un reddito certo a tutti o ad una parte dei lavoratori.

Una posizione - hanno sottolineato i sindacalisti - che alimenta i nostri dubbi e cioè se la nuova proprietà agisce per conto di altri, e quindi si tratta di una crisi pilotata, o se veramente pensava di poter rilanciare l’azienda, ma non ha tutti i mezzi per farlo. Una cosa crediamo però sia sicura, Borelli doveva già essere a conoscenza del debito accumulato dalla gestione precedente e non l’ha scoperto solo adesso”.

Gres 2000 opera nel settore delle piastrelle di ceramica, che a livello nazionale vive un generale momento di crisi, ed occupa 214 dipendenti. A regime dalle sei linee di produzione escono fino a 600 mila metri quadrati di piastrelle al mese, con una resa qualitativa altissima che sfiora il cento per cento.

Produce sia per conto terzi, esportando anche in America, che una propria linea. Lo stabilimento nell’area industriale di Crotone è stato aperto cinque anni fa con un incentivo di 52 milioni di euro di fondi provenienti dalla legge 488. L’azionariato originario era composto da alcune delle imprese più note del distretto della ceramica di Sassuolo. Lo stesso Vittorio Borelli, nuovo amministratore ed azionista di maggioranza, proviene dal modenese.


Emilio Genovese
venerdì 30 maggio 2008
tratto da: www.ilcrotonese.it


Autore: Fausto

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