Svolti i funerali del giovane centauro Salvatore

 

Inserita il 24/05/2007

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Doveva trascorrere una giornata speciale in vista del moto raduno a Rende

Si sono svolti martedì 15 i funerali del giovane centauro Salvatore Elia (nel fotino) deceduto domenica scorsa nel terribile incidente avvenuto sulla statale 107 silana.
Una marea di gente, si è stretta intorno ai familiari ed alla giovane moglie.
Ad attenderlo in chiesa c’erano anche il presidente del “Moto club Crotone”, Fabio Gallo, ed il responsabile del moto club i Monelli di cui faceva parte anche Salvatore Elia.

La salma, arrivata in mattinata, è stata attesa dagli abitanti all’entrata del paese e accompagnata fino alla propria abitazione.
Lungo il tragitto gli amici hanno tracciato il percorso compiuto dal feretro con dei petali di fiori.
Per questa circostanza, vista la grande partecipazione, il parroco ha officiato il rito funebre all’aperto, presso la chiesa della Madonna della Pietà.
E’ toccato proprio al parroco il duro compito di porgere un conforto ai congiunti in un’omelia piena di speranza, fede e, allo stesso tempo, di straziante e pungente commozione.

Lungo le strade di Papanice, tanti gli striscioni affissi dai compagni con gli attestati di profonda amicizia.
Nel paese, qualche ore prima del rito, si avvertiva un silenzio discreto, partecipe, sofferto, affettuoso.
Durante il corteo funebre, poi, quel tormentoso silenzio, ha parlato da sé: “La natura purtroppo ha leggi atroci, e questa vita diviene sempre più un vivere faticoso.”

Sui volti della gente lo si leggeva chiaro e tondo: un’altra vittima della strada.
Un’altra vita spezzata che se ne va senza una giustificazione plausibile, tra lo sgomento e l’angoscia di famigliari e amici.
La 107 - tristemente definita ormai la “strada maledetta” - purtroppo non è di certo seconda alla 106 in quanto a sciagure. Ed adesso, ciò che farà ancora di più rabbia, è che, dopo l’ennesimo incidente, si ritornerà a parlare di sicurezza stradale, delle soluzioni da trovare affinché si scongiuri una dipartita prematura di un nostro caro.
Domenica scorsa, su quel tratto di strada, il tempo per Salvatore Elia si è fermato.
La lancetta dei secondi si è bloccata nelle coscienze di tutti. Nel largo della chiesa, gli sguardi languidi della gente dicevano che il tragico epilogo di questo giovane non dovrà cadere nell’oblio, andando semplicemente a infoltire il triste bollettino delle cronache dei giornali.

Oltre a lui, altre tre persone sono rimaste ferite nell’incidente e, per lo sviluppo dell’incendio, il numero delle vittime sarebbe potuto salire e rendere ancora più drammatico il bilancio di una calda domenica di maggio in Calabria.
Salvatore era da poco rientrato da Verona, dove lavorava con il suocero, era sposato e padre di una bambina che lascia in tenera età. Struggente l’arrivo in serata dei suoceri e degli altri parenti. Inconsolabili la madre ed il padre, un dipendente dell’Aspsc di Crotone conosciuto e stimato dai colleghi.

Salvatore voleva divertirsi, trascorrere una giornata speciale in vista del moto raduno che si doveva svolgere a Rende di Cosenza. Ma a quel raduno purtroppo non c’è mai arrivato.
Erano le 10,30, quando sulla strada statale 107, all’altezza del comune di Spezzano Piccolo, in prossimità di una curva si è verificato il tragico incidente, nel quale ha perso la vita il giovane Salvatore, di 25 anni, e sono rimasti feriti gli occupanti della autovettura coinvolta nell’incidente.
L’Impatto fra i due veicoli è stato violentissimo: la fuori uscita di benzina dal serbatoio della moto ha provocato un incendio, nel quale, entrambi i mezzi, avvolti dalle fiamme, sono stati resi irriconoscibili.
Appresa la notizia in paese, in molti hanno deciso di recarsi sul luogo dell’incidente. Per chi l’ha vissuta la scena è stata raccapricciante.

Enrico Pedace
LaProvinciaKR del 18/05/2007


Autore: Fausto

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