Guardando alla politica crotonese

 

Inserita il 05/04/2007

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Un gran bisogno di questione morale

di Enrico Pedace

Alcuni partiti lo hanno già celebrato, altri si apprestano a svolgerlo, qualcuno non ha ancora deciso come e quando farlo. Stiamo parlando dei “fatidici” congressi.
Assistiamo ad un quadro istituzionale della città di Crotone senza precedenti. A dir poco desolante. Sia sul piano dei contenuti politici espressi, che della questione morale e del concetto di trasparenza venuti meno fra i valori portanti dei vari partiti.

Certamente in una città dove il distacco e la disaffezione verso la politica la fanno sempre più da padrona fra i giovani, ai quali non interessa nulla - nemmeno delle problematiche che stanno soffocando la città capoluogo di provincia - è giusto compiere una riflessione.
Questo è uno scenario agghiacciante, dove i partiti non fanno nulla, o quasi, per recuperare i giovani. Destra, sinistra e centro, ed “attacco” sono relegati nelle loro beghe interne - battaglie politiche o giochi di ruolo che dir si voglia - per accaparrarsi la tanto agognata leadership.

Dicevamo una città allo sbando, con una classe dirigente che di tutto parla tranne che dei problemi concreti di territorio e periferia.
La classe operaia è sparita, con il declino e la chiusura delle fabbriche. Le nuove leve della politica si adeguano al vecchiume dei politici navigati che, alla fin fine, rinascono, proclamandosi come il nuovo che avanza.
Le istituzioni, sempre più spesso lontane dalle esigenze e dai bisogni del popolo, calpestano i diritti dei cittadini mutuandoli come favori concessi per volontà personale ora di questo, ora di quel dirigente.

Ma è all’inizio del terzo millennio allora che torna prepotente, al centro dei dibattiti la questione morale. Spesso abusata nelle parole, ma poco nei costumi dei politici di turno, è diventa una vera chimera per chi assiste da spettatore al divenire quotidiano della politica.
La questione morale è ormai dimenticata. Dimenticata proprio da quella sinistra figlia degli insegnamenti di Enrico Berlinguer, che, di essa, ne fece una bandiera, una battaglia politica e personale.

Certo tutto ciò diventa sempre più attuale nel territorio della nostra provincia e del comune di Crotone. Se analizziamo le ultime vicende ed andiamo con ordine ci ritroviamo: Camera di Commercio, con il coinvolgimento del suo ex presidente; vertici della passata amministrazione provinciale; nucleo industriale con il suo ex presidente.
Ci accorgiamo che la città non ha una classe politica capace di proporre il nuovo.

Anzi ci sia consentito dire, che per una classe politica nuova, interessata ai bisogni dei cittadini e della collettività, l’esigenza è quella di porre un programma dai contorni basilari ed essenziali; di una vita politica corretta; di una grande questione morale come perno centrale dei programmi di ogni forza politica. Ci vogliono fatti concreti e reali, non parole.
Bisogna dimostrare che ancora oggi la questione morale è nel dna del nostro territorio.

Un grande obbiettivo a cui aspirare. Ma anche un biglietto da visita per le coscienze di quei giovani e, perché no, anche di qualche adulto che comincia a disaffezzionarsi alla politica, come già stanno facendo in parecchi con la loro apatia e il loro disinteresse. Qualcuno ha detto che il maggior disprezzo è la non curanza…
Cosi non va, allora per una città più vivibile e democratica è necessario un vero progetto di democrazia, una questione morale che parta dalla base, ma che soprattutto tocchi le sfere alte della città di Crotone. Tutti compresi indistintamente!


La ProvinciaKR del 5/4/2007


Autore: fausto

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