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 Sull'antidoping è scandalo

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T O P I C    R E V I E W
Fausto Posted - 23 March 2005 : 13:30:07
Dopo i "no" di Gattuso e Pancaro si scoprono altri 10 rifiuti ai test in passato, 2 ancora del Milan. Campana (Aic): "Dall'anno prossimo sangue-urine obbligatorio"

ROMA, 23 marzo 2005 - I controlli incrociati sangue e urine, vanto della Federcalcio, sembra siano diventati un autentico colabrodo. Dopo il "rifiuto" di Gattuso e Pancaro - domenica sera all’Olimpico -, nella lista dei mancati controlli incrociati entrano altri nomi: sono almeno una decina i "rifiuti" acclarati e due di questi riguardano ancora giocatori del Milan (in questo caso non ci sono però i nomi). Si tratterebbe - e in questo caso il condizionale diventa d’obbligo - di una gara del mese di febbraio, proprio all’inizio di questa nuova "era" di controlli incrociati.
I rossoneri, comunque, sono stati sorteggiati anche una terza volta, ma in quel caso non fu necessario il prelievo di sangue in quanto era stabilito che fosse controllata direttamente l’eritropoietina nelle urine. Insomma come hanno ammesso dal ritiro azzurro sia Gattuso che il suo compagno di squadra Pirlo: "Non è la prima volta che succede e molti calciatori si sono rifiutati". In verità sarebbero meno del 10 per cento, visto che i controlli effettuati dal 23 gennaio a oggi hanno riguardato 120 calciatori. Un ennesimo fulmine che si abbatte sulla Commissione presieduta di Pino Capua. Lasciato solo, ieri, a fare la parte del duro incorruttibile a difesa del sistema di controlli antidoping che tanta fatica gli sono costati. Il presidente federale Franco Carraro e il vice Innocenzo Mazzini si sono subito eretti a "pompieri". Per loro si tratta poco più che di una ragazzata.
Insomma, sembra proprio che la Commissione antidoping della Federcalcio non possa mai lavorare tranquilla. Fu la stessa commissione a segnalare come il medico sociale dell’Empoli "identificasse" i calciatori da sorteggiare (e scoppiò una sorta di scandalo presto accantonato con l’assoluzione del club e la sola condanna del medico); poi partì la prima serie di controlli incrociati sangue e urine e ci furono rifiuti a catena (anche lì altra polemica accesa e pronto passo indietro: "Rivediamoli"). Infine la ripresa dei controlli alla prima giornata del girone di ritorno: tanto entusiasmo, proclami e ora subito un altro scandalo viene a minarne l’autorevolezza. Insomma tutto da rifare un’altra volta.
Comunque a difesa dei due calciatori milanisti si è subito schierata anche l’Assocalciatori. Il presidente Campana ha puntualmente diffuso un comunicato con il quale definisce l’episodio "solo un piccolo incidente di percorso", ma prontamente solleva un altro problema. "Infine - ha concluso Campana - anche in questa occasione, va denunciata con fermezza la mancata tutela della privacy dei calciatori". E questi dovrebbero essere gli ultimi rifiuti perché, spiega ancora Campana: "Va precisato che nel nuovo Accordo Collettivo, in vigore dalla prossima stagione, il consenso al prelievo del sangue sarà reso obbligatorio".
Certo diverso atteggiamento dovrà avere Campana per gli altri rifiuti che non sono stati sbandierati a tutela della privacy, ma comunque più che "incidenti" di percorso sembrano una volontà di smentire un accordo che proprio l’Assocalciatori aveva dichiarato essere stato preso "all’unanimità" da tutti i tesserati. Non si erano rifiutati domenica sera, invece, i due romanisti Curci e Pipolo ma il loro sangue non verrà comunque analizzato: per tutti si passa direttamente all’esame delle urine alla ricerca dell’Epo e la società giallorossa ha diffuso un comunicato "irritato" per le dichiarazioni di Gattuso.

PS
E' vero che le provette di Atene sono congelate?
"Sì. Quando la ricerca scientifica ci darà mezzi migliori cercheremo di scoprire se in passato abbiamo premiato un ladro e prenderemo provvedimenti. Intanto archiviamo, convinti che è una gara in salita, ma che non dobbiamo scendere. Non voglio sentire dire che la guerra al doping è inutile. Rimediare si può e si deve".

Dick Pound, presidente dell'Antidoping mondiale



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