Per Zavettieri «la Calabria ha bisogno di un'azione di rottura»

 

Inserita il 04/11/2004

News
BADOLATO - «La Calabria ha bisogno di un'azione di rottura e di una forte presenza di rinnovamento politico. Non mi pare, che le candidature dell'onorevole Tassone per il centrodestra,e l'onorevole Loiero per il centrosinistra, peraltro due ex democristiani sono due candidature di rinnovamento. Valuteremmo positivamente invece un'eventuale candidatura del compagno, onorevole Marini, una scelta nuova, che circola negli ambienti del centrosinistra. A chi ipotizza un'eventuale mia candidatura, rispondo che non esiste perchè non ci sono nè le condizioni oggettive, né le condizioni soggettive».


Le dichiarazioni sono dell'onorevole Saverio Zavettieri, assessore regionale alla Pubblica Istruzione che ha concluso a Badolato Marina, i lavori del primo congresso di Sezione dei comuni di Badolato, S. Caterina e Guardavalle che ha visto la presenza di Francesco Galati, capogruppo al Consiglio regionale della Calabria, del segretario regionale del Nuovo Psi Leopoldo Chieffallo, della docente universitaria della Calabria Delly Fabiano, di Raffaele Lazzaro membro della direzione nazionale, di Totò Carioti coordinatore del Basso Ionio.

Carioti, nella sua introduzione ha illustrato il documento politico programmatico del Nuovo Psi: "Le proposte dei socialisti per lo sviluppo del comprensorio jonico e della Calabria". L'esponente socialista ha evidenziato il ruolo primario che il suo partito svolge in Calabria. «Per il Basso Ionio soveratese - ha detto Carioti - siamo impegnati a far uscire questo territorio dalla marginalità e dell'abbandono sociale, economico e culturale. I partiti sono la linfa della democrazia, devono riprendere i contatti con la gente, le sezioni vanno riaperte per progettare programmi credibili, confrontarsi con le altre forze politiche, dialogare con i movimenti e le associazioni».

Nel suo intervento ha valorizzato il forte impegno profuso da Zavettieri e Galati, protagonisti di importanti provvedimenti legislativi, ma alcune volte anche critici sull'operato del governo Chiaravalloti. La docente universitaria Fabiano, si è soffermata ad analizzare il drammatico problema dei giovani in Calabria. «Dobbiamo puntare molto sulla cultura, sulla ricerca, sull'innovazioni tecnologiche, percorsi questi a cui indirizzare i giovani, dando loro la possibilità di rimanere in Calabria. Non possiamo permetterci di formare bravi professionisti, essere competitivi a livello internazionale e poi abbandonarli, costringendoli ad emigrare e rimanere sprovvisti delle loro intelligenze».

Fabiano ha analizzato anche le negatività della riforma Moratti che penalizza fortemente la nostra università, il precariato, i ricercatori. Infine ha valorizzato il ruolo importante che le donne socialiste devono svolgere sul territorio. Il segretario regionale Chieffallo, ha parlato delle prospettive del Nuovo Psi in Calabria. «Siamo la regione fanalino di coda della vita politica europea - ha detto il segretario - le nostre risorse fino ad oggi non sono state utilizzati a fini produttivi, per questo urge un cambio di rotta a 360 gradi».

Chieffallo, ha puntualizzato che c'è una crisi dei partiti, che la vita politica è rimasta ingessati da un sistema elettorale che va cambiato. «Siamo favorevoli ad una legge proporzionale, ovviamente con sbarramento, una legge elettorale moderna che dia la possibilità di potersi esprimere per organizzare meglio la democrazia e il confronto. A livello nazionale i due poli sono condizionati dalla politica di Bossi e di Bertinotti, entrambi responsabili in passato della caduta dei governi guidati da Berlusconi e Prodi». «Noi - ha puntualizzato Chieffallo - pur essendo nel Polo, non siamo organici, siamo autonomi. Sono molto critico verso la vita amministrativa e politica dei due poli, che non fanno l'interesse del paese e della Calabria. Il Nuovo Psi si batterà per bloccare la frantumazione della democrazia. Come socialisti-riformisti, siamo per l'autonomia del partito, per difendere la nostra identità e guardiamo con interesse i problemi della gente». Galati, capogruppo alla regione, si è soffermato sulla necessità dell'unità dei socialisti, ha criticato alcune scelte di politica nazionale del polo, la finanziaria, le promesse di Berlusconi non mantenute, la riduzione della tasse, i posti di lavoro che non sono mai arrivati. Tutto ciò ha fortemente penalizzato il sud e la Calabria.

«La riforma istituzionale - ha detto Galati - rischia di compromettere quelli che sono i capisaldi della democrazia e della libertà. In Italia, al premier, viene data la possibilità di sciogliere il Parlamento, siamo veramente all'assurdo». Molto critica la sua analisi sull'operato del presidente Chiaravalloti. «La non candidatura del governatore, deve essere vista strettamente sotto l'aspetto politico. Chiaravalloti, non viene candidato per simpatia o antipatia di qualcuno, non viene candidato perché a mio avviso ha fallito il ruolo di presidente della Giunta Regionale, perché non ha saputo risolvere i problemi della Calabria».

Galati si è anche soffermato ad analizzare il programma del Nuovo Psi che presentato alle forze politiche del centrodestra e del centrosinistra, non ha ottenuto risposte. «Come socialisti - ha concluso Galati - continueremo a lavorare per l'unità socialista, vogliamo essere determinanti nel dare un governo forte alla Calabria». è seguito un dibattito molto articolato che tra l'altro ha visto gli interventi qualificati di Raffaele Lazzaro dirigente nazionale e di Franco Nisticò, candidato alle ultime elezioni provinciali con il partito della Rifondazione comunista, coordinatore del Comitato di lotta per la statale 106, e la ferrovia ionica.

Entrambi nei loro interventi, si sono soffermati ad evidenziare la necessità del ritorno alla militanza politica, hanno denunciato con forza la grave situazione del territorio del Basso Ionio e la necessità di battaglie comuni per uscire dal tunnel dell'abbandono e dall'indifferenza. Zavettieri, nelle sue conclusioni, ha puntualizzato che il Nuovo Psi è diventato adulto.

«Partiamo da un 7 per cento - ha detto l'assessore - che non è un punto d'arrivo, vogliamo far pesare la fiducia che l'elettorato calabrese ci ha assegnato, siamo un partito nuovo, moderno, il partito dei cittadini. Siamo contro il falso bipolarismo, contro alleanze verticistiche e di potere, contro una classe politica improvvisata, nata dopo Tangentopoli. Noi, socialisti, con una forte identità politica, puntiamo allo sviluppo del paese. Vogliamo confrontarci con gli altri partiti, sui programmi, sui progetti, per costruire insieme il futuro della Calabria; abbiamo un programma e un progetto politico, discutiamolo e poi scegliamo il candidato più idoneo per realizzarlo» .

Franco Laganà Tratto da Il Quotidiano


Autore: Fausto

Chiudi questa finestra