Il cortometraggio di Wim Wenders si ispira alla storia degli immigrati del luogo

 

Inserita il 14/09/2009

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Mannello papà dei bimbi curdi
L’ex sindaco che ha dato accoglienza ai profughi parla del film “Il volo”
di FRANCO LAGANÀ

«Sono orgoglioso che il cortometraggio “Il volo”, le cui riprese sono iniziate da qualche giorno a Scilla, e proseguiranno a Badolato, avrà il patrocinio delle Nazione Unite. Voglio ricordare, comunque, che la città di Badolato per il suo Progetto d'accoglienza ed ospitalità agli immigrati Curdi, e di altre nazionalità, era stata candidata al Premio Nobel ».

Ad affermarlo, Gerardo Mannello, sindaco di Badolato nel 1997, all'epoca dello sbarco dalla nave “Ararat” sulle coste calabresi, con 900 immigrati uomini donne e bambini, che furono ospitati nell'edificio della scuola media di Badolato Borgo.

Mannello, come allora, Badolato alla ribalta nazionale e mondiale, grazie al grande regista Wenders?

«Rivivo con grandissima emozione questo evento, anche se non condivido chi oggi respinge gli immigrati. Noi abbiamo saputo accogliere un popolo in fuga dalla guerra dalla morte, dalla torture, privato dai propri diritti umani. Ripeto sono orgoglioso che oggi Badolato e le problematiche dell'immigrazione sono parte integrante del film. La notizia che allora è rimbalzata sui media di tutto il mondo , non è stata sola quella dell'accoglienza, ma quella di aver dato alle famiglie curde una casa, un alloggio, che erano libere in quanto i nostri emigrati vivevano all'estero, Svizzera, Germania, e oltre oceano»

Badolato, per quella vicenda, ha avuto grossi risvolti, non solo dal punto di vista umanitario, Ma anche economico

«Certo in quel periodo Badolato rischiava il dissesto finanziario fino al 2017, perché era stato dichiarato comune fallito. L'allora Ministro degli Interni, Giorgio Napolitano, attuale Presidente della Repubblica, venne a Badolato per verificare la situazione della presenza degli immigrati. Ci elogiò per il nostro comportamento, e con un decreto cancellò tutti i debiti del comune di Badolato, mandando un finanziamento di 17 mila miliardi, che servirono a pagare tutti i debiti del comune.

Da allora il comune ha ripreso “Il volo”, come il titolo del film di Wenders. Abbiamo ricevuto tanti contributi per realizzare le tante opere rimaste bloccate. Il Ministro Livia Turco, mandò un finanziamenti di 2 miliardi che abbiamo utilizzato per comprare case ristrutturarle e assegnate agli immigrati, che avevano deciso di restare a Badolato. Devo ringraziare, Daniela Trapasso responsabile del Cir- Consiglio Italiano Rifugiati, che ha sede a Badolato, che è stata un punto di riferimento per i Curdi, ma anche per aver dato un notevole contributo per il successo dei progetti».

Lei è stato invitato in Italia e in Europa per tenere conferenze sul Progetto Integrazione?

«Sono stato a Strasburgo al Parlamento Europeo, a Berna accolto dal governo svizzero, che successivamente invio dei fondi per gli immigrati, per le loro necessità giornaliere. Aiuti arrivarono anche dal comune di Cosenza e altri comuni d'Italia. Ho tenuto conferenze nelle Università italiane ed europee per illustrare questo progetto innovativo per l'immigrazione e l'integrazione. Badolato fu visitata anche da parlamentari italiani ed europei».

Mannello, è vero che lei veniva chiamato Papà Gerardo dai bambini Curdi?

«Si è vero, mi ero affezionato moltissimo, li vedevo tristi e li ho fatto sorridere, la mattina li portavi al bar a fare colazione, spesso li portavo a casa a pranzo e cena. Abbiamo avuto eventi tristi ed allegri. E' morto un bambino Curdo, ed è stato seppellito nel nostro cimitero. Sono nati dei bambini nell'ospedali di Soverato, ed ho celebrato anche dei matrimoni tra Curdi. E questi sono ricordi bellissimi che difficilmente si possono dimenticare. Devo dire che la loro meta non era l'Italia, ma la Germania e l'Olanda, e quasi tutti l'hanno raggiunta, in quanto li c'erano i loro familiari, ed hanno trovato lavoro.

Mi commuovo quando ricevo le loro lettere, per loro Badolato è stata la loro seconda patria. Una coppia da me sposata, lo scorso anno è venuta a trovarmi. Per il successo dei progetti era necessaria una continuità amministrativa che poi non c'è stata, a causa della crisi amministrativa, e l'arrivo del Commissario Prefettizio ».

Per quanto riguarda il Film?

«A distanza di dodici anni rivivo quei momenti con tanta emozione. Sono contento per la popolazione di Badolato, che ancora una va sulla stampa nazionale e si parla del nostro progetto. Quindi dalla Calabria, non cronaca nera, ma grande solidarietà, considerando il nome del regista, e dell'attore, Ben Gazzara che avrà il mio ruolo di sindaco di Badolato».

Grande fermento, dunque, e grandi aspettative per questo evento eccezionale che arriva in questo borgo antico con una ventata di novità che renderanno, se possibile, Badolato ancora più famoso.

Tratto da ilquotidianodellacalabria.it


Autore: Fausto

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