Discarica di eternit nel letto del fiume

 

Inserita il 06/07/2009

News

Ignoti hanno scaricato nel “Ponzo” diverse lastre del materiale inquinante tolto dai tetti
di FRANCO LAGANÀ

La stagione estiva è alle porte, e puntualmente si presentono i gravissimi problemi ambientali. Discariche abusive nei fiumi, depuratori che funzionano al 50%, scarichi fognari a mare, l'arrivo di mosche e zanzare, disinfestazioni in ritardo. Questo lo scenario che i cittadini del Basso jonio denunciano, nella speranza che le istituzioni preposte ai controlli intervengono al più presto per garantire un'estate serena.

Nel Soveratese, da Davoli a Guardavalle , la situazione non è delle migliori. Le strutture turistiche, i lidi, accusano ritardi nell'aperture, in alcune zone le spiagge sono sporche, anche qui ritardi nel pulire gli arenili. La situazione è leggermente migliore nei villaggi turistici. Su segnalazioni di alcuni contadini, ci siamo portati nel letto del fiume “Ponzo”, che separa i comuni di Badolato, e S. Caterina.

Increduli ci siamo trovati di fronte ad una discarica abusiva di eternit, alcune lastre rotte con polvere per terra. Sicuramente depositati da persone irresponsabili durante la notte, lontano da occhi indiscreti. Il materiale speciale depositato, risulta il più pericoloso, in quanto portatore di tumori.

Sicuramente, le lastre sono state tolte da qualche tetto, non tenendo conto delle precauzioni necessarie previste dalle normative di legge che regolano lo smaltimento. Infatti, soltanto squadre speciali sono abilitate al loro prelievo dai tetti, trasporto e distruzione. Ora saranno le autorità competenti ad indagare per individuare i responsabili, che potrebbero aver provocato un danno ambientale notevole nel fiume.

Discariche abusive anche nel letto del fiume “Gallipari”, a nord di Badolato, ai confine con il comune di Isca. Anche qui la segnalazione, è stata fatta da alcuni turisti che si portavano sulla spiaggia. Materiale inerte, carcasse di elettrodomestici, bombole, calce, a tanto altro. A tutto ciò bisogna mettere in conto l'odore nauseabondo che proviene dai ruscelli di acqua putrida che fuoriesce dal depuratore consortile di Isca, per finire a mare. Dove ogni anno si mettono segnalazioni di non balneazione. Il depuratore consortile, che serve anche i comuni di Badolato e S. Andrea, nel quale sono iniziati i lavori di ampliamento, dovrebbe funzionare meglio.

Tratto da www.ilquotidianodellacalabria.it



Autore: fausto

Chiudi questa finestra