Protestano alcuni abitanti della Marina bloccati dai liquami

 

Inserita il 30/01/2009

News

In tilt le pompe di sollevamento del depuratore consortile
Da 3 giorni isolati dalla fogna

BADOLATO - «Da 3 giorni con la mia famiglia, e altre famiglie, siamo costretti a rimanere chiusi in casa, per gli olezzi che arrivano da un laghetto di fogna a cielo aperto sul lungomare di Badolato Marina, a 50 metri da diverse abitazioni. Zanzare di ogni genere svolazzano nei pressi del laghetto, e delle nostre abitazioni.

La fuoriuscita del liquame, ha bloccato anche la strada, e chi si avventura rischia di rimanere bloccato tra i liquami. Ho segnalato la grave situazione igienica agli uffici del comune, che mi avevano garantito l'interessamento verso chi è preposto ad intervenire, ma dopo 3 giorni la situazione continua a peggiorare, e i bambini non possono uscire di casa. Una situazione da terzo mondo che ci umilia e ci offende. Non è la prima volta che la pompa di sollevamento della rete fognaria, che porta il liquame nel depuratore consortile di Isca, si blocca, e fuoriesce dal tombino.

Questa situazione si ripete puntualmente quando piove e nel periodo estivo. Attraverso la vostra testata giornalistica, e le immagini di Telejonio, che ringrazio, voglio denunciare l'accaduto, per far vedere con foto e immagini, come si umilia la gente, come non c'è rispetto per le persone, come le istituzioni sono latitanti. Mi riservo di presentare regolare denuncia ai carabinieri, ed informare l'Asl, e i lprefetto di Catanzaro».

Questo amaro sfogo, questa rabbia, arriva dal ragioniere Giocondo Mannello, a nome anche degli abitanti della zona, che si trova nei pressi del porto “Bocche di Gallipari”, e nelle vicinanze dal depuratore consortile che serve i comuni di Badolato, Isca, S, Andrea, depuratore, che scarica nel fiume Gallipari, per poi sfociare a mare. Mannello era cosi amareggiato, che non ha escluso la possibilità di vendere casa e trasferirsi in altro comune. Il vice sindaco di Badolato, Vincenzo Piperissa, e il tecnico comunale, Pasquale Lorocca, da noi interpellati, hanno dichiarato che gli uffici si sono mossi tempestivamente, per sbloccare la situazione, informando chi è tenuto ad intervenire, ma chi dovrebbe intervenire rimbalza la palla ai vari enti gestori dell'impianto, chiamando in causa l'Ato.

Da indiscrezioni sembra che il cattivo funzionamento delle pompe di sollevamento sia dovuto a degli interventi effettuati nella conduttura di Isca, con la messa in opera dei gomiti che hanno provocato il rallentamento del flusso dei liquami, e la foriuscita. Comunque, se nessuno interviene, è il comune di Badolato che è obbligato ad intervenire per evitare danni alla salute dei cittadini, per poi chiamare in causa l'ente inadempiente.

f. l.
Tratto da ilquotidianodellacalabria.it


Autore: Fausto

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