La nuova giunta fa redigere un nuovo Pcs, ma c’era già un progetto

 

Inserita il 23/01/2009

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«Piano spiaggia non valido»
Il Pd chiede l’annullamento della delibera in autotutela

di FRANCO LAGANÀ
BADOLATO- Dopo l'assemblea pubblica dei giorni scorsi, promossa dall'amministrazione comunale di Badolato, per illustrare e presentare il Piano Spiaggia, con la presenza della redattrice, ingegnere Mariangela Cristofaro, e la contestazione sulla sua validità da parte di Nicola Criniti segretario del Circolo Pd di Badolato, arriva un documento del Pd, che fa riferimento all'assemblea, nella quale è stato deciso di invitare la popolazione a formulare proposte di modifica e controdeduzioni ad esso entro venti giorni, dall'8 al 28 gennaio 2009.

«Il Piano Spiaggia, - si legge nel documento – rischia di affondare, dobbiamo purtroppo rimarcare, tuttavia, come la possibilità di modificare il “Piano” oggi sia diventata impossibile. A causa di alcune incredibili inadempienze, difatti, è più che probabile che qualsiasi ricorso farà decadere il Pcs».

Nel prosieguo del documento il Pd, indica alcune difformità in contrasto con le vigenti disposizioni di legge. «La legge prevede che i Comuni calabresi si dotino di “Piani Spiaggia”, vale a dire strumenti urbanistici regolamentanti lo sviluppo e la protezione dell'arenile. I Comuni, difatti, sono diventati i soggetti con funzioni amministrative in materia di Demanio marittimo destinato a fini turistico-ricreativi.

Il Piano è dunque una sorta di Prg del nostro litorale e si concentra particolarmente sullo sviluppo turistico a ridosso di esso, sistema di concessioni per lidi, camping, chioschi, strutture stagionali varie» . Il circolo del Pd fa riferimento ai provvedimenti che erano stati adottati sia dalla precedente amministrazione che dal Commissario prefettizio «A Badolato, sulla questione del “Piano Spiaggia” la giunta Arcobaleno, nel 2006, aveva nominato un tecnico per la redazione/progettazione del “Piano”: costo operazione 5.000 euro.

Sopraggiunto il Commissario prefettizio nel 2007, invece di adottare il progetto oramai pronto, viene nominato ex novo un altro tecnico, sempre per redigere il Pcs costo operazione, altri 8.000 euro». Dopo questo evidente spreco - come evidenziano quelli del Pd il primo progettista incaricato ha già presentato regolare fattura per il suo lavoro che non verrà mai utilizzato,e comincia l'altro grande pasticcio.

«Il Comune adotta il “Piano Spiaggia” presentato dal secondo progettista, prosegue il documento del Pd- delibera commissariale del 5 marzo 2008 affissa all'albo pretorio in data 9 aprile 2008) ma, anziché sottoporlo alla popolazione per 20 giorni, nelle forme e con le comunicazioni tassativamente fissate dalla legge, lo invia direttamente in Provincia!

Il passaggio presso gli uffici provinciali, in realtà, si sarebbe dovuto fare solo dopo aver pubblicizzato l'adozione del Piano presso la popolazione, con affissione avviso in albo pretorio e con manifesti murali) e solo dopo aver valutato le eventuali osservazioni di cittadini e ditte -art. 30 L. Urbanistica Calabria 19/02 e succ. modificazioni».

Il documento ribadisce ancora che questo provvedimento andava fatto dal 9 al 29 aprile 2008. I venti giorni decorrevano dal momento dell'adozione del Piano, con relativo avviso, e non dieci mesi dopo. Puntualizza anche l'inutilità delle osservazioni, in quanto un qualsiasi ricorso annullerà il Piano Spiaggia mancando un elemento fondamentale nel procedimento, quale la pubblicità degli atti, come prevede la legge la legge urbanistica «Alla luce di tutto ciò il Partito Democratico di Badolato- conclude il documento, che reputa fondamentali alcune questioni riguardanti la tutela e lo sviluppo del litorale, invita l'amministrazione comunale a recedere dall'approvazione del suddetto “Piano Spiaggia”, sia utilizzando tutti gli strumenti di autotutela amministrativa possibili sia facendo luce sulle inadempienze sopra elencate;

invitiamo l'amministrazione a coinvolgere le forze imprenditoriali interessate al progetto, quelle di opposizione e la cittadinanza tutta con assemblee vere, che possano tracciare le linee di sviluppo e protezione del nostro litorale. Un quadro di sviluppo che deve formarsi e consolidarsi rapidamente anche di fronte al rischio di un commissariamento del comune su questa specifica vertenza urbanistica».

Tratto da ilquotidianodellacalabria.it


Autore: fausto

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