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Inserita il 18/12/2008

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Badolato, l’assessore Tripodi illustra la nuova politica urbanistica
Organizzato dal “Comitato a difesa della fascia jonica” capitanato da Franco Nisticò, si è svolto lunedì scorso, nella delegazione municipale di Badolato Marina, un incontro comprensoriale al quale hanno partecipato sindaci, amministratori locali, forze politiche ed istituzionali e realtà associative della zona. Ospite d’onore è stato Michelangelo Tripodi, assessore all’Urbanistica della regione Calabria che ha illustrato all’attenta platea, la nuova politica della Giunta in materia urbanistica.

Nel suo discorso introduttivo Tripodi ha esaltato l’associazionismo fra i Comuni vicini condizione essenziale per dare vita a strumenti urbanistici che tenendo presente le diverse peculiarità costituenti un’effettiva ricchezza, facciano massa critica e permettano di gestire adeguatamente i servizi fondamentali per i cittadini. E per assicurare una buona qualità dei servizi specialmente nelle aree che rischiano di essere tagliate fuori, l’assessore Tripodi ha precisato che la Regione Calabria ha ideato i Piani strutturali associati proprio per andare incontro alle esigenze dei Comuni (alcuni dei quali aderendo all’associazione “Borghi autentici” hanno anche ottenuto dei finanziamenti).

«Sono 165 i Comuni calabresi che si avvarranno di questo nuovo strumento urbanistico e del quale sono state approvate le linee guida. – Ha dichiarato il responsabile dell’Urbanistica regionale – la Calabria, insieme a Sicilia, Campania e Basilicata fa parte delle Regioni svantaggiate che fino al 2013 potranno usufruire degli aiuti europei e del Cipe per circa 900 milioni di euro. Obiettivo principale dei Piani strutturali associati – ha spiegato Tripodi – è mettere insieme gli elementi fondamentali dello sviluppo economico ovvero, la pianificazione urbanistica e la programmazione economica.

Il bando emanato dalla regione Calabria va nel senso di dire basta allo sviluppo edilizio incontrollato, valorizzando il patrimonio ambientale, costiero e i centri storici e lottando contemporaneamente, contro gli ecomostri!» Subito dopo si è aperto un proficuo dibattito attraverso il quale tutti i presenti hanno espresso unanime apprezzamento per la nascita dei Piani strutturali associati intesi come pianificazione partecipata del territorio calabrese.

Il dibattito è pure servito per esternare perplessità ed evidenziare come ha fatto il sindaco di Guardavalle, Antonio Tedesco, il dramma della burocrazia regionale che dovrebbe essere molto snellita. Domenico Criniti, sindaco di Santa Caterina Jonio, Cosimo Femia, sindaco di Davoli, Vincenzo Codispoti, assessore ai Lavori pubblici di Badolato e l’ex vice sindaco Francesco Gallelli hanno sottolineato la limitatezza delle risorse messe in campo ed hanno chiesto più fondi per riqualificare i centri storici e le zone degradate dal dissennato abusivismo.

L’architetto Francesco Criniti ha in proposito affermato: «Si parla di riqualificare centri storici, ma come si può sviluppare l’economia turistica se i centri storici non hanno una corsa di collegamento con la costa?». A tutte queste giuste osservazioni ha risposto nelle sue conclusioni l’assessore Tripodi: «Pur essendoci stata sottratta una quota di risorse per effetto della scure Tremonti, come giunta regionale ci siamo impegnati a reperire congrue risorse per i centri storici perché su di loro ci sono reali prospettive di sviluppo garantendo
ovviamente, condizioni d’accessibilità e viabilità interna per migliorare la qualità della vita.

– Ha asserito Tripodi per poi continuare – a tal fine, guardando a determinate categorie sociali con priorità d’investimenti nei centri storici, abbiamo approvato la legge per l’Edilizia sociale stanziando 225 milioni che attraverso il recupero e la riqualificazione,
potrebbero diventare 500. I sindaci sappiano cogliere quest’opportunità. Al posto dei Pit che scadranno il 31 dicembre prossimo e che possedevano una buona filosofia, in quanto consentivano d’accedere comunque ad una minima risorsa, noi abbiamo privilegiato i cosiddetti Sistemi territoriali. Voi – ha concluso Tripodi rivolgendosi agli amministratori locali – se riuscirete ad organizzarvi nel sistema territoriale del Basso Jonio che comprende 30 Comuni, certamente potrete usufruire di un’occasione irripetibile!».

PIETRO COSSARI
Tratto da calabriaora.it


Autore: fausto

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