Franco Nistic̣, coordinatore del comitato, promette battaglia

 

Inserita il 28/11/2008

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Tra le iniziative, probabile uno sciopero che colpirà Ferrovia e Statale 106
Blocco di treni, è protesta

BADOLATO - Si avvicinano le festività natalizie e come ogni anno si ripongono da parte di Treninalia le soppressioni dei treni a lunga percorrenza per Milano e Torino in partenza da Reggio Calabria via Roccella, Catanzaro Lido, Lamezia.

Queste preoccupazioni sono state esposte in una conferenza stampa da Franco Nisticò, coordinatore del comitato di lotta per i problemi del Basso Ionio soveratese e catanzarese. «Abbiamo notizie - precisa Nisticò - che nel nuovo orario invernale ancora un a volta ad essere penalizzata sarà la Calabria. Un provvedimento questo che cade sulla testa dei calabresi tra l'indifferenza dei nostri parlamentari calabresi. I treni al centro e al nord vengono incrementati e migliorati con collegamenti ad alta velocità. Dopo aver cancellato le infrastrutture il governo Berlusconi sopprime i treni della jonica».

«Ci stiamo organizzando alla protesta dura con la mobilitazione di tutti i comitati di lotta della zona jonica- reggina e del crotonese. Coinvolgeremo - ha aggiunto Nisticò - tutti i sindaci a consegnare le chiavi ai prefetti. E' giunta l'ora che anche loro siano accanto alle popolazioni altrimenti li obbligheremo a dimettersi. Le nostro popolazioni sono 50 anni che vengono emarginate ed umiliate »

«È ora di dire basta, iniziare uno sciopero a tempo indeterminato bloccando la Statale 106 e la ferrovia ionica. I provvedimenti di questo governo, delle ferrovie sono incostituzionali e
antidemocratici. Su questa battaglia civile e democratica - ha aggiunto il coordinatore del comitato di lotta per i problemi del Basso Ionio soveratese e catanzarese.- coinvolgeremo i sindacati la Regione, la Provincia, gli studenti, le popolazioni. Il governo deve capire che il
sud la Calabria non possono essere trattati come paesi da terzo mondo. Se i parlamentari calabresi e il sindacato non prenderanno posizioni chiederemo le loro dimissioni, perché sono dei fannulloni . Mi auguro che dopo questa mia presa di posizione siano loro a convocare i comitati di lotta per mettersi in testa alla protesta delle popolazioni. Questa volta faremo scoppiare questa pentola a pressione. Per troppo tempo rimasta chiusa».

f.l.
tratto da ilquotidianodellacalabria.it


Autore: fausto

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