Viabilità, Nisticò: la 106 è trascurata dalle istituzioni

 

Inserita il 21/09/2008

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Finalmente, dopo tante sterili polemiche tra maggioranza ed opposizione consiliari, a Badolato è tornata in scena la politica. Quella con la P maiuscola. Infatti, in oltre un’ora e mezzo di dibattito, sono state sciorinate questioni di scottante attualità come il carovita, la drammatica vertenza Alitalia, i dissennati tagli alla scuola pubblica, il federalismo fiscale, l’Ici, le riforme elettorali, la sicurezza e la giustizia. L’occasione è venuta dalla tavola rotonda curata dal Pd badolatese nella prima giornata della festa democratica svoltasi venerdì scorso in piazza Tropeano.

“La Calabria s’è desta? Il governo Berlusconi – Bossi – Tremonti ed il meridione dimenticato, i rapporti nell’opposizione” questo il tema del dibattito che ha appassionato pubblico ed addetti ai lavori. Ha introdotto e coordinato Franco Nisticò, consigliere comunale e leader del “Movimento per la rinascita del Basso Jonio”.

Hanno contribuito all’interessante discussione: Mario Tassone, deputato e vicesegretario vicario nazionale dell’Udc; Pierino Amato, consigliere regionale e segretario provinciale del Pd; Mario Sinopoli, segretario regionale della Fiom – Cgil. Franco Nisticò ha esordito evidenziando amaramente ancora una volta, il totale stato di abbandono della fascia jonica da parte delle istituzioni e i consequenziali continui disagi causati ai cittadini, da tale negligente condizione ulteriormente aggravata dall’irresponsabile condotta del governo nazionale che privilegia opere costosissime e mastodontiche come il ponte sullo Stretto e trascura quelle fondamentali come la viabilità e le infrastrutture.

«Contro questi incoscienti atteggiamenti – ha concluso Nisticò – è necessario un moto d’orgoglio di tutti gli amministratori locali affinché si giunga ad una sinergia intercomunale, provinciale e regionale atta a risolvere definitivamente i problemi di questa zona dimenticata!». Mario Tassone, pur condividendo l’opportunità di giungere ad una fattiva cooperazione fra i sindaci e gli altri rappresentanti istituzionali per la risoluzione dei gravi problemi della Calabria, è stato molto critico nei confronti della classe politica locale dedita alla faziosità ed abituata ad auto commiserarsi invece di essere propositiva. Inoltre, soffermandosi sulla vicenda Alitalia ha espresso le sue perplessità sulla reale volontà del sindacato, di giungere ad una positiva conclusione della trattativa.

Poi, ha terminato il suo intervento apprezzando il progetto di riforma del ministro della Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini, sostenendo che il ritorno al maestro unico è importante per l’orientamento formativo e qualitativo degli alunni. Pierino Amato, in aperta polemica con le posizioni assunte da Tassone, ha spaziato a tutto campo sulla politica nazionale, regionale e provinciale, attaccando il trio Berlusconi – Tremonti – Bossi, bocciando il federalismo nient’affatto solidale propugnato dall’anzidetta triade ed il progetto di riforma della Gelmini accusandola di smantellare la scuola pubblica. Il sindacalista Mario Sinopoli ha posto l’accento sulle tante morti quotidiane nei cantieri esprimendo in merito, il proprio rammarico per l’ingiustificabile comportamento dei governo Berlusconi che ha stracciato i provvedimenti precedentemente varati da Prodi.

Con semplici esempi ha risaltato le difficoltà nelle quali si agitano milioni di famiglie italiane impossibilitate a giungere alla fine del mese con le misere pensioni e gli stipendi da fame. «Aumentano smodatamente i generi di prima necessità: pane, pasta, latte e benzina nonostante i prezzi del grano e del petrolio siano diminuiti - ha chiosato Sinopoli –. Evidentemente, - ha concluso tra gli applausi l’esponente della Cgil – questo tipo di speculazione legalizzata che accresce le ricchezze di pochi a danno di una collettività sempre più povera, invece di essere stroncata, viene incentivata da una classe dirigente inerte e lontana dai bisogni della gente!»

Pietro Cossari
Tratto da calabriaora.it


Autore: Fausto

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