Una donna racconta i disagi subiti di ritorno in Calabria da Milano

 

Inserita il 14/11/2006

News

Viaggio all'addiaccio sul treno

«Carrozze vetuste, con bagni maleodoranti e riscaldamento rotto»

BADOLATO - Ancora disavventure per i viaggiatori calabresi su Trenitalia. Nelle settimane scorse avevamo registrato le denunce per i furti nelle cuccette sul treno notturno Roma- Roccella jonica, in partenza dalla stazione Termini alle 23.

Un pensionato di Badolato aveva raccontato al nostro giornale la brutta esperienza per il furto del borsello nel tratto Napoli-Salerno. Questa volta a raccntarci la sua disavventura, il suo drammatico viaggio è la signora A.G. che abita in un paesino del comprensorio soveratese. «Ero andata a Milano per trascorrere alcuni giorni con i miei figli iscritti all'università. Per il ritorno ho preso il treno in partenza dalla stazione centrale nel tardo pomeriggio con arrivo a Soverato intorno alle 10,30 del mattino successivo».

Signora, in particolare cos'è successo?

«Io ed altri viaggiatori diretti in Calabria siamo rimasti sconcertati quando siamo stati costretti a salire sulla carrozza dalla parte posteriore in quanto da una portiera non si poteva salire perché la maniglia difettosa era legata con filo di ferro. Una volta saliti siamo stati investiti da un odore nauseabondo proveniente dal bagno. Alle nostre proteste, il controllore ci consigliava, per evitare di sentire il cattivo odore, di chiuderci nello scompartimento».

Il viaggio poi è stato tranquillo?

«Niente affatto, il peggio doveva ancora arrivare. Una volta nello scompartimento insieme ad altri cinque passeggeri abbiamo richiamato il controllore in quanto, invece di aria calda usciva dalle opposite fessure aria fredda. Lo stesso ci assicurava che l'impianto era difettoso e sarebbe stato riparato alla stazione di Bologna».

Ed il guasto è stato riparato?

«Assolutamente no, lo scompartimento era diventato una cella frigorifero. A questo punto siamo stati costretti a riaprire le valige, tirare fuori giacconi, sciarpe e cappelli per ripararci al meglio considerando che avevamo di fronte un'intera nottata. Insomma un viaggio da brividi che dovrebbe far riflettere i vertici di Trenitalia. Ma come spesso accade a pagare le conseguenze di questi disagi siamo noi viaggiatori che paghiamo regolarmente i biglietti ed anche a caro prezzo».

C'è da dire che più volte i ferrovieri sindacalisti hanno denunciato queste disfunzioni.

«è assurdo, precisa un sindacalista della Cgil, che gli episodi si ripetono dalle stazioni di partenza Roma e Milano. Le carrozze sono vecchie di oltre 50 anni e vengono utilizzate solo per il territorio calabrese. Ci faremo promotori di iniziative e denuncie con il ministro dei Trasporti Bianchi».

Franco Laganà

Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it


Autore: Fausto

Chiudi questa finestra