Treni ripristinati, la vittoria del comitato di lotta di Nistic̣

 

Inserita il 08/11/2006

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Confermate le manifestazioni di protesta programmate



Il Comitato di Lotta per la ferrovia jonica e la statale 106, insieme con le popolazioni della fascia jonica catanzarese e reggina, vincono la loro battaglia bloccando la soppressione dei treni a lunga percorrenza per Milano, Torino, e Roma. La notizia è stata data con soddisfazione in una conferenza stampa da Franco Nisticò, coordinatore del comitato.

«Ritengo, ha detto Nisticò che l'ultima intervista rilasciata al vostro giornale in cui con i nostri legali valutavamo le possibilità di denunciare i dirigenti di Trenitalia, per la negazione dei diritti dei cittadini, di usufruire del servizio dei trasporti in Calabria, e valutare se c'erano i presupposti per denunciarli per istigazione alla rivolta popolare, nonché la richiesta di dimissioni dei vertici di Trenitalia, abbiano influito sulle decisioni adottate per il ripristino dei treni a lunga percorrenza».

Lei aveva coinvolto anche il ministro Bianchi?

«Certamente, in quanto quella scellerata decisione era una offesa alla dignità del popolo calabrese. Sicuramente l'intervento dl ministro è stato determinante per sbloccare la gravissima situazione, come determinanti sono state le varie interrogazioni di alcuni parlamentari calabresi».

Le manifestazioni di protesta, già programmate, vengono confermate?

«Stiamo valutando la situazione. Ritengo comunque che sia l'iniziativa della Cisl di Gurdavalle del 15 novembre, che la nostra del 17 a Soverato si terranno regolarmente, in quanto dovranno servire a tenere alta la tensione delle popolazioni per evitare ripensamenti, come si sono verificati in passato ogni qualvolta è entrato in vigore il nuovo orario».

Le manifestazioni, serviranno anche per richiamare l'Anas sulle problematiche della statale 106?

«Ritengo di sì, vogliamo che i dirigenti provinciali dell'ente, la Regione, i parlamentari calabresi, i sindacati, e lo stesso ministro Bianchi, intervengono per sbloccare il fermo delle gare per l'inizio dei lavori per la messa in sicurezza del tratto della 106 da Soverato a Guardavalle. Se ciò non si dovesse verificare inizieremo le manifestazioni di protesta, in quanto da sempre le lotte civili e democratiche si vincono con le popolazioni protagoniste, come è successo con la ferrovia jonica».

Franco Laganà

Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it


Autore: Fausto

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