L'odissea di una famiglia badolatese presa di mira dai malviventi

 

Inserita il 27/10/2006

News
Ladri in azione sul treno

«Mi avevano rubato il borsello, ma li abbiamo sorpresi»


Continuano per i viaggiatori calabresi le disavventure su Trenitalia. Dopo le pulci, i feriti per i deragliamenti, il lancio di pietre, le aggressioni, i notevoli ritardi, sono riprese anche le rapine sui treni notturni.

Questa volta un gravissimo episodio si è verificato qualche giorno fasulla carrozza cuccette in partenza dalla stazione Termini di Roma alle 23,10 e diretta a Roccella Jonica via Lamezia - Catanzaro Lido.

A raccontare la disavventura a una famiglia di Badolato. «Avevamo prenotato le cuccette sulla vettura n°1, precisa il pensionato L.A. Appena saliti sul treno siamo stati investiti da un odore nauseabondo proveniente dal bagno; abbiamo subito avvertito il cuccettista il quale, non sapendo dare spiegazioni e dicendoci che non poteva fare nulla, ci invitava a chiuderci nelle cuccette per evitare di respirare il cattivo odore. Tengo a precisare che il treno si era formato a Roma, quindi gli addetti ai lavori e quelli delle pulizie non avevano fatto il loro dovere e non avevano effettuato alcun controllo».

Poi cos'è successo?

«Insieme a mia moglie e ad un altro viaggiatore diretto a Catanzaro lido, e ad altri miei familiari che si trovavano in altre cuccette, ci siamo messi a riposare chiudendo con la sicura, dall'interno, essendo a conoscenza dei pericoli che si corrono sulla tratta Napoli - Salerno. Verso le 2 di notte, nei pressi di Caserta, mia moglie, sentendo dei rumori, si è svegliata ed ha notato che la porta dello scompartimento era socchiusa e che un giovane si allontanava.

Preoccupata ci ha svegliato e per paura, ha richiuso la porta. Solo allora ci siamo accorti che i ladri avevano rubato il mio borsello che tenevo accanto al cuscino. Mi sono alzato e, mentre stavo per uscire dallo scompartimento per informare il cuccettista, e dare l'allarme, un giovane ha riaperto la porta forse per rubare la borsa di mia moglie, considerando che nel borsello c'erano solo i documenti. Vistosi scoperto, ha continuato l'uomo- mi ha restituito il borsello dicendomi di averlo trovato per terra nel corridoio e di stare più attenti perché sul treno c'erano degli extracomunitari che rubavano negli scompartimenti.

Mentre andavo dal controllore i due ladruncoli si sono allontanati precipitosamente. Il cuccettista, da parte sua, ci informava che questi episodi si ripetono spesso sui treni notturni, ma che lui, avendo moglie e 4 figli, non sente e non vede, limitandosi a fare il cuccettista e non il poliziotto. Il treno ha proseguito la sua corsa e non è stato avvisato neanche il capotreno. Sicuramente i due ladruncoli alla prima fermata sono scesi dal treno». Possiamo dire che le è andata bene? "

«In un certo senso si, considerando che non hanno usato dello spray per stordirci. Il trambusto creato ha svegliato gli altri viaggiatori che, con mia somma sorpresa, uscendo dalle cuccette avevano in mano lunghe catene, lucchetti e corde. Mi hanno detto che sono gli unici stratagemmi per avere un po' sicurezza. Mi chiedo, e lo chiedo ai responsabili di Trenitalia, dopo in tanti casi verificatisi, dopo le denunce presentate dal sindacato ferrovieri, alcune volte anche loro aggrediti, costa molto far salire a Roma due agenti della Polfer e farli scendere alla stazione di Paola, per dare sicurezza ai viaggiatori?».

Franco Laganà

Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it


Autore: Fausto

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