Consiglio Comunale aperto del 21 ottobre 2006

 

Inserita il 21/10/2006

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Pieno di uomini sotto attacco per ripetute intimidazioni delinquenziali negli anni scorsi, il Consiglio Comunale di Badolato, convocato in seduta urgente ed aperta a seguito delle intimidazioni che hanno visto vittima Pasquale Andreacchio, ha espresso solidarietà al professore colpito con un importante numero di contributi, sia tra i consiglieri che tra il pubblico presente.
Dopo l'apertura del presidente del consiglio, Turi Caminiti, che ha dato lettura del comunicato dell'Amministrazione e del gruppo DS cui appartiene, è stata la volta del Sindaco Andrea Menniti, che ha ricordato come la situazione ordine pubblico del paese sia arrivata ad una fase di gravissima difficoltà che obbliga a richiedere una diversa presenza sul territorio da parte dello Stato.
Menniti ha fatto presente di avere in passato lottato per il nuovo comando di Polizia a Badolato, rimarcando come vari atti intimidatori abbiano visti colpiti in passato uomini della sua amministrazione. Dopo la lettura del proprio comunicato a nome dell'Udeur, il consigliere Stagno ha ricordato la partecipazione della Comunità Montana alle vicende di questi giorni, come attestabile anche dalla presenza di alcuni assessori e consiglieri dell'ente al consiglio di oggi.
A nome dell'opposizione Francesco Gallelli ha, a sua volta, ricordato l'atto intimidatorio contro di lui alcuni anni fa, chiedendo una svolta nel capitolo della lotta alla delinquenza che ha visto offesa la comunità e colpito un uomo corretto e prezioso per la sua opera di informazione sul nostro paese votato come difensore civico, convintamente, dalla stessa minoranza.
Il consiglio, tristemente, ma anche fortunatamente sotto l'aspetto della lotta alla mala, vede al proprio interno vari uomini vittime di intimidazioni in passato. Il consigliere Giuseppe Leuzzi in una notte ha visto bruciate tre sue autovetture, e nel prendere la parola ha ricordato lo scoramento di fronte alla debolezza ed all'impotenza che le stesse forze dell'ordine possono opporre ai criminali sul territorio, nonostante tutto l'impegno della locale caserma dei carabinieri (lodata anche dal Gallelli). Pippo Carnara ha espresso solidarietà a Pasquale Andreacchio ricordandone la forte azione pubblica mentre Nicola Criniti ha sottolineato come le divisioni della politica di fronte a tali violenze facciano il gioco di chi le attua.
Per Criniti il rischio è che, passato l'effetto emotivo di questa vicenda, tutto torni in un dimenticatoio che tocca anche la Calabria, tenendoci a ricordare come certi atti siano stati compiuti in passato specialmente contro uomini politici ora seduti in questa maggioranza. Le azioni contro Andreacchio se miranti a tappare la bocca alla libertà di stampa, non possono che essere catalogati come mafiose, ragion per cui si è lanciato un forte invito a tutti i consiglieri e partiti per un "patto tra gentiluomini" che dica no al voto offerto dai mafiosi ai vari candidati nelle campagne elettorali sul territorio. Infine forte è stato l'appello all'unità del mondo politico ed istituzionale per evitare lacerazioni comode solo ai violenti ed alla delinquenza sul territorio.
Tra il pubblico hanno preso la parola, esprimendo solidarietà ad Andreacchio, Franco Nisticò, l'ass. UDC Purri della Comunità Montana di Isca, ed il consigliere provinciale di Rifondazione Comunista, Pino Commodari, mentre tra gli interventi dei cittadini si registra quello di Anna Giannuzzi, cittadina onoraria di Badolato Superiore dove ha deciso di stabilirsi (lasciando la sua Genova) da oramai 4 anni, anch'essa vittima di due atti intimidatori.
La Giannuzzi ha ringraziato l'amministrazione per una solidarietà che, all'epoca, la convinse a non lasciare Badolato ed ha espresso solidarietà ad Andreacchio auspicando che i badolatesi sappiano difendere il loro tesoro paesaggistico e morale. Poi è stata la volta di un'altra nostra ospite "storica", Imelda Bonato, giornalista e documentarista, anch'essa scossa e solidale con Pasquale Andreacchio cui ha augurato di restare forte nello svolgimento della propria attività.
Infine Franco Laganà, ha preso la parola ricordando come tali gesti non vadano mai sottovalutati, esistendo a Badolato una situazione grave da molto tempo che, in passato, ha toccato anche lui destinatario di varie intimidazioni nei suoi trascorsi di uomo politico badolatese, soprattutto una pallottola recapitatagli a casa con un pesantissimo messaggio di morte pochi anni or sono.
Dalla proposta di un cittadino badolatese, residente a Soverato, infine è venuta la richiesta di lanciare un messaggio netto e forte agli autori del gesto violento e vigliacco contro Andreacchio: il consiglio comunale nella sua interezza dia al professore la possibilità di ricoprire la carica precedentemente lasciata di Difensore Civico.
Il consiglio stimolato in tal senso anche da Nisticò, all’unanimità, con apposita votazione per alzata di mano, ha raccolto tale ipotesi. La richiesta ad Andreacchio verrà inoltrata in questi stessi giorni, in modo che tutti i passaggi procedurali amministrativi possano compiersi per ripristinare tale carica istituzionale, già ricoperta dall’Andreacchio con voto unanime ad inizio legislatura.

Tratto da: www.comune.badolato.cz.it


Autore: Fausto

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