Uccelli migratori sotto stretto controllo

 

Inserita il 30/07/2006

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Badolato. Le guardie venatorie continuano senza sosta a presidiare il territorio



Continua a ritmi intensi la vigilanza del territorio marino, collinare e montano da parte delle guardie venatorie di Badolato. Il gruppo è diretto dal capitano Mario De Salvo, ed è composto dalle guardie Vincenzo Spasari, Vincenzo Menniti, Vincenzo Cossari, Enzo Gallelli, Giuseppe Cundò, Andrea poltrone, Giacomo Fabio, Eugenio Piccolo, Antonio Battaglia. Inoltre fanno parte delle guardie anche dei volontari.

Capitano, avete fatto numerosi interventi di salvataggio?

«Operiamo su un vasto territorio marino, collinare e montano, compreso tra Gurdavalle e Catanzaro. Nel periodo dell'arrivo degli uccelli migratori, dai paesi dell'est, abbiamo evitato che si verificassero veri e propri massacri di volatili»

Con le popolazioni avete instaurato un ottimo rapporto di collaborazione?

«Si. la gente ha fiducia, nel periodo della "AVIARIA" con la psicosi della paura, in molti ci contattavano per segnalarci la presenza di uccelli feriti. Per fortuna si trattava d'uccelli migratori che stanchi del lungo viaggio si riposavano per rifocillarsi. Tengo a precisare che il nostro gruppo di Badolato, eravamo in contatto con i centri specializzati, e se c'erano dei casi sospetti potevamo intervenire subito».

Avete delle apparecchiature speciali?

«Abbiamo attrezzature speciali che ci permettono di controllare gli uccelli migratori, nelle ore notturne anche in posti impervie della montagna. Molti volatili si fermavano nei pressi dei torrenti prima d'intraprendere il viaggio, in questi casi controllavamo le zone interessate».

Avete fatto degli interventi particolari?

«Certamente siamo intervenuti su alcune cicogne ferite che si erano fermati sul tetto di una villa in località Monteranno di Badolato Marina. Un altro salvataggio in montagna dove un uccello rapace era rimasto ferito in un castagneto. Dopo averlo curato nella nostra sede con tanto amore, dopo pochi giorni è stato liberato, non prima però farlo osservare ai tantissimi bambini che non avevano mai visto un grande uccello con un'apertura di ali di tre metri. Abbiamo segnalato alle autorità competenti diverse scariche abusive in particolare sotto i ponti e nel letto dei fiumi. Abbiamo partecipato alle ricerche di un bambino immigrato che non aveva fatto ritorno a casa. Il nostro contributo a fianco dei carabinieri è stato determinante per ritrovarlo».

Possiamo dire che i vostri interventi riescono sia a salvare persone, animali, ma anche denunciare il degrado ambientale?

«Ritengo di sì, io sono molto soddisfatto del lavoro delle mie guardie venatorie. In questi ultimi periodi abbiamo fatto degli interventi per recuperare animali feriti, impigliati sugli alberi, uccelli feriti dai cacciatori, con la maggioranza di essi abbiamo ottimi rapporti, e speso sono loro a segnalarci animali feriti». Di Salvo ha voluto ringraziare il presidente regionale italcaccia e pesca, Rolando Salvatori, per la sua grande disponibilità, e il circolo cacciatori di Badolato per la fattiva collaborazione

Franco Laganà


Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it



Autore: Fausto

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