Chieste le dimissioni del sindaco

 

Inserita il 17/03/2006

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"Badolato Sviluppo" invita il gruppo alla guida del paese a farsi da parte

Sull'arrivo della commissione d'ccesso degli atti amministrativi prende posizione anche il movimento "Badolato Sviluppo", composto dai tre ex assessori, Giuseppe Lezzi, Giuseppe Carnara e Raffaele Lanciano, che da diversi mesi si sono dissociati dalla maggioranza "Arcobaleno". In una lettera aperta ai cittadini di Badolato denunciano le gravi responsabilità della maggioranza e chiedono le dimissioni del sindaco. Questo il testo: «essere stati lottati politicamente da questa maggioranza, è una cosa che onora il gruppo politico "Badolato sviluppo", considerato che il culmine, di tutte le crisi politiche che hanno scandito la vita dell' amministrazione e'stato l'insediamento della commissione d'accesso presso il comune per espletare una verifica amministrativa».

Acquisire eventuali elementi di riscontro relativamente a fenomeni d'infiltrazione mafiosa con particolare riferimento al settore degli appalti pubblici, settore urbanistico ed edilizio, autorizzazioni amministrative. «L'insediamento della commissione d'accesso, si legge nella lettera, è l'inizio di un eventuale procedura di scioglimento del consiglio comunale, si precisa che il potere di scioglimento degli enti locali costituisce misura eccezionale per la tutela dell'ordine pubblico e dei valori democratici per difendere le amministrazioni dalle ingerenze di poteri occulti e illegali». Nel prosieguo della lettera Carnara, Leuzzi e Lanciano evidenziano il ruolo svolto al servizio del paese: «ci siamo sempre impegnati per lo sviluppo di Badolato attraverso una azione politica propositiva e positiva nell'interesse della collettività sforzandoci di rappresentare con dignità le ragioni di badolato ma sono stati sempre lottati politicamente dal sodalizio Faro - Ds - sindaco Udeur.

Ma capire le ragioni politiche veniva difficile visto che siamo stati i primi eletti. Il sindaco, col suo gruppo politico il faro, mettendo in atto un patto di potere per il potere e tradendo la volontà popolare con il sostegno delle altre forze politiche osteggiavano fermamente i consiglieri del gruppo negando il diritto di rappresentanza a 312 cittadini. Osteggiati pure da un comitato civico esterno di supporto all'amministrazione che non ha rispettato il programma politico dell'arcobaleno preoccupandosi solamente di come lottare i primi tre eletti escludendoli dall'esecutivo non capendone mai la ragione politica». In riferimento all'arrivo della commissione puntualizzano: «inoltre qualcuno ha agognato l'insediamento della commissione d'accesso ritenendo che ci siano tutti gli elementi per far arrivare la commissione, ma questo qualcuno che riveste il ruolo di amministratore se ritiene che ci siano elementi utili dovrebbe mettere a conoscenza le autorità competenti.

Indipendentemente dall'esito della verifica questo dovrebbe essere motivo sufficiente per trarre le logiche conseguenze politiche considerata la competizione elettorale dove l'unione ha fatto della coerenza politica, della trasparenza e della moralità valori portanti del programma politico. Nell'ultimo consiglio comunale è stato detto abbiamo amministrato in maniera onesta, se non ci sono episodi di cattiva gestione o "mala gestio" bisogna chiedersi allora quale sarà il motivo dell'accesso della commissione?».

Infine i tre consiglieri nell'augurare buono lavoro alla commissione chiedono: «le dimissioni del sindaco e di tutta la maggioranza; perchè non è più maggioranza politica nel paese».

f.l

tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it


Autore: Fausto

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