”Aprile per la sinistra”, prove di dialogo

 

Inserita il 15/01/2006

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Badolato. Si susseguono gli incontri con Ds, Margherita, Udeur e socialisti in cerca di una sintesi

”Aprile per la sinistra”, prove di dialogo

Piperissa: «Organizzeremo un convegno per concordare un atto unitario»


BADOLATO- La politica vera, il ruolo dei partiti, le potenzialità del centro sinistra e della sinistra, i giovani, devono ritornare ad essere i protagonisti per il riscatto morale, civile, sociale, e culturale della comunità badolatese. Sono stati questi i temi dominanti degli incontri organizzati dall'associazione politico culturale "Aprile per la Sinistra".

Vincenzo Piperissa, coordinatore di Aprile, in una conferenza stampa, ha illustrato, le problematiche affrontate negli incontri con i partiti della sinistra.
«Ci siamo fatti promotori, in vista delle prossime elezioni di primavera, ha detto Piperissa, di verificare lo stato di salute all'interno dei partiti dell'Unione, per superare divisioni e incomprensioni, concordare iniziative unitarie per contribuire alla sconfitta del governo Berlusconi, e far ritornare alla guida del paese il centrosinistra guidato da Prodi».

Piperissa, nei due primi incontri avete discusso con le delegazioni dei Democratici di Sinistra e con i socialisti che hanno scelto di stare con il centro sinistra. Quali sono i risultati?

«Prima di questi incontri, abbiamo avuto un confronto sereno e franco con un gruppo di compagni storici del vecchio Pci, che in passato hanno ricoperto la carica di sindaco e ruoli dirigenziali. Alcuni di loro, insieme con noi di Aprile ci siamo allontanati dalla sezione dei Ds non condividendo la loro linea politica a Badolato. Insieme abbiamo deciso d'intraprendere tutte quelle iniziate atte a superare divisioni ed incomprensioni all'interno della sinistra, per costruire un nuovo contenitore politico, trovare punti di convergenza, proiettarci in una nuova stagione politica, promotori di un progetto politico - programmatico a lungo respiro, per costruire una sinistra unita e un centro sinistra partito di governo a livello nazionale, locale e comprensoriale. L'incontro con i compagni diessini, è servito a rilanciare un dialogo interrotto da anni. All'inizio della discussione sono emersi forti contrasti che hanno riaperto vecchie ferite. Poi è prevalso il buon senso e dagli interventi delle due delegazioni sono arrivati segnali distensivi. Insieme abbiamo concordato di intensificare gli incontri, in considerazione della confusa fase politica che attraversa Badolato, e la necessità di lavorare unitariamente per rafforzare la sinistra e il centro sinistra, in vista delle prossime elezioni politiche di primavera».

Avete discusso anche della situazione politica amministrativa del paese?

«Volutamente, abbiamo evitato di entrare nel merito del problema. Comunque abbiamo dato una valutazione molto negativa dell' attuale maggioranza amministrativa guidata da un sindaco di centro destra. Considerando che i Ds, nella coalizione "Arcobaleno" sono parte integrante, per cui abbiamo lasciando ai compagni della sezione di valutare con serenità l'anomala situazione».

L'incontro con i socialisti?

«Molto proficuo, anche loro hanno dato una valutazione negativa dell'attuale fase politica del paese. Abbiamo trovato punti di convergenza, ribadita la necessita del ruolo che i partiti devono svolgere nella realtà badolatese, l'impegno per rafforzare un centro sinistra, che alle ultime elezioni regionali ha ottenuto forti consensi, e che quindi si candida alla guida del paese. Abbiamo ribadito che la vera politica e i partiti siamo al servizio dei cittadini, per sconfiggere i soliti gruppi di potere che in questi anni hanno determinato le scelte amministrative».

Nei prossimi giorni incontrerete le altre forze politiche del centro sinistra?

«è nostra intenzione incontrare le delegazioni della Margherita e dell'Udeur, e successivamente gruppi di compagni di Rifondazione Comunista, che non sono organizzati politicamente. Contatteremo anche l'associazioni, i movimenti, la consulta giovanile, e tutti i soggetti della società civile che spesso rimangono tagliati fuori della politica».


Al termine degli incontri cosa intendete fare?

«Organizzare un convegno con tutti i soggetti incontrati, informare i cittadini della nostra iniziativa, concordare un documento unitario che tracci le linee guida di un progetto che affronti tutte le tematiche emerse. Attivarsi per dare soluzione al fermo del Porto di Badolato, del Centro Polifunzionale, la statale 106, la ferrovia jonica, le drammatiche condizioni degli anziani, un migliore servizio sanitario, rendere protagonisti del cambiamento i giovani, dibattere i problemi della disoccupazione giovanile, dare voce alle medie e piccole industrie in difficoltà, sollecitare la soluzione d'opere pubbliche ferme da anni, ed attivarsi in altri settori d'interesse collettivo. Insomma vogliamo far uscire il paese dall'isolamento, dal degrado, per far ritornare Badolato ad essere un punto di riferimento per tutto il comprensorio del basso jonio, come lo è stato in passato. Insieme possiamo farcela».


Franco Laganà

Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it


Autore: Fausto

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