Consiglio dai toni infuocati. Gallelli chiede le dimissioni della maggioranza

 

Inserita il 30/12/2005

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Fine d'anno tra le polemiche

Appello del presidente dell'assemblea per la sistemazione della 106


BADOLATO - Prima dell'inizio dei lavori del consiglio comunale di Badolato, chiamato ad approvare un assestamento di bilancio, e deliberare sulla lettera inviata all'amministrazione dalla società Schillacium, il presidente del Consiglio, Salvatore Caminiti, ha invitato i consiglieri ad evitare polemiche sterili, limitandosi a discutere con pacatezza i punti in discussione. Ma l'appello di Caminiti è caduto nel vuoto, dal momento che tra maggioranza e minoranza si sono verificati aspri scontri verbali, con minacce da parte del sindaco, Andrea Menniti, e dell'assessore Domenico Bressi di abbandonare i lavori a causa delle continue interruzioni da parte del capogruppo di minoranza "Cinque Stelle", Francesco Gallelli.

Su proposta del consigliere di maggioranza Gaetano Stagno, l'assise ha osservato un minuto di silenzio per ricordare Daniela Bressi ed Elisa Abate, rispettivamente di 23 e 68 anni, decedute tragicamente il giorno di Natale in un incidente stradale alla periferia sud di Badolato sulla 106, tristemente conosciuta come "La strada della morte". Sull'assestamento di Bilancio, ha relazionato l'assessore Nicola Criniti, che ha illustrato le variazioni dovute a maggiori entrate, pari a circa 15 mila euro, indicando i settori d'assestamento relativi ai servizi, allo sport, al sociale, ed altri provvedimenti. Ha ricordato anche il forte impegno dell'amministrazione per dare risposte positive ai cittadini.

Nel suo intervento, il capogruppo Gallelli, ha contestato la convocazione che essendo in seduta straordinaria d'urgenza doveva ritenersi nulla, perchè mancava della relativa motivazione che solo successivamente veniva comunicata con l'aggiunta del secondo punto, sul quale non era stato materialmente possibile documentarsi, e dimostra l'incapacità amministrativa di questa maggioranza. Gallelli, inoltre, nell'annunciare l'abbandono dell'aula sulla votazione dell'assestamento, ha lanciato pesanti accuse alla maggioranza, che dal suo insediamento non ha saputo dare risposte agli impegni assunti.

«Inoltre - ha precisato Gallelli - c'è il rischio di perdere i finanziamenti per la realizzazione dei tanti progetti predisposti dalla precedente amministrazione guidata da Gerardo Mannello, citando Palazzo Gallelli, il Centro polifunzionale, l'Area marittima». Nella conclusione del suo intervento ha chiesto le dimissioni della maggioranza non più maggioranza dopo la formazione del gruppo "Badolato Sviluppo", che ha portato tre consiglieri, Lezzi, Lanciano e Carnara, a dissociarsi dalla maggioranza. L'intervento di Gallelli è stato contestato dal sindaco Menniti e da consiglieri Criniti, Caminiti, Bressi e Piroso, il quale ha affermato l'impegno della giunta che ha ottenuto finanziamenti per i servizi sociali e uno scuolabus.

Il consigliere Stagno, ha chiesto a Criniti maggiori delucidazioni sull'assestamento, per sapere come vengono distribuiti i fondi dell'assestamento. Il provvedimento era approvato dalla sola maggioranza, mentre i cinque consiglieri di minoranza abbandonavano l'aula.

Criniti ha relazionato anche sul secondo punto analizzando l'attuale situazione della Schillacium, i gravi disagi provocati alla popolazione, la necessità di fare chiarezza sul futuro della società, ha ribadito anche che il comune di Badolato ha regolarmente pagato le somme della raccolta solida urbana, mentre rimangono ancora insoluti, come in tutti i comuni i pagamenti per la raccolta differenziata, richiesta questa verificatosi solo adesso da parte del commissario straordinario.

Nel suo intervento, ha fatto riferimento alla convocazione della riunione del 9 gennaio quando si terra l'assemblea dei soci per cambiare lo statuto, e procede alle nuove nomine. L'assessore di maggioranza ha dichiarato che si sta valutando l'ipotesi della rescissione del contratto, come hanno già fatto altri comuni. «L'amministrazione comunale - ha precisato Criniti - ha dato mandato al sindaco a rappresentare l'ente nella prossima riunione dell'assemblea Schillacium». Prima di entrare nel merito della discussione, la minoranza ha evidenziato che il presidente del consiglio, più volte non ha tenuto conto dell'interpellanze prsentate, venendo meno al suo mandato.

Alcuni consiglieri di maggioranza, e lo stesso presidente, hanno invitato il Gallelli ad attenersi al punto in discussione. Contestazioni sono arrivate anche dai consiglieri di minoranza Piroso e Menniti. Il sindaco, in particolare, ha replicato a Gallelli, affermando di non voler fare polemiche, che ci saranno modi e tempi per affrontare le argomentazioni della minoranza, inoltre, ha accusato Gallelli di voler fare con i suoi interventi solo ostruzionismo, inoltre ha sollecitato il presidente a non consentire questi atteggiamenti, altrimenti avrebbe abbandonato l'aula. Sulla votazione, la minoranza si è astenuta, ma le polemiche sono continuate.
Infine i due capigruppi Criniti e Gallelli, si sono dichiarati disponibili ad un confronto televisivo per discutere dei problemi amministrativi.

A margine dei lavori del consiglio, bisogna registrare le pesanti dichiarazioni e le denunce del consigliere comunale Salvatore Caminiti, che, facendo riferimento all'incidente mortale, ha accusato le istituzioni ad ogni livello per i ritardi relativi all'ammodernamento della statale 106.

«Il mio appello al consiglio - ha precisato il presidente del consiglio - mirava ad evitare polemiche sterili ed impegnarsi invece a risolvere problemi gravissimi, come la pericolosità della 106, che con la morte di due donne innocenti ha scosso l'opinione pubblica e la comunità di Badolato. Ritengo, che tutti i sindaci della zona, ma anche le popolazioni, si debbano mobilitare per risolverlo definitivamente senza aspettare alte tragedie».

«La risposta - ha concluso Caminiti - dovrebbe venire da tutte le amministrazioni comunali. I sindaci in blocco dovrebbero manifestare la volontà di dimettersi, perché qualcuno deve prendere posizione rispetto ai drammi che la 106 provoca giornalmente».


Franco Laganà

Tratto da: www.ilquotidianodellacalabria.it


Autore: Fausto

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