L'appello di Franco Nistic̣

 

Inserita il 18/05/2005

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Badolato. L'appello di Franco Nisticò del Comitato di lotta per il basso Jonio all'assessore regionale Lo Moro

Si potenzi il Polo sanitario

«Gravi disagi all'utenza dopo la decisione di limitare i prelievi»


BADOLATO - «Il provvedimento adottato dalla precedente giunta regionale, di limitare il numero dei prelievi presso il polo sanitario di Badolato e negli ospedali di Soverato e Chiaravalle, ha creato notevoli disagi agli utenti del comprensorio di Soverato, in particolare alle categorie più deboli, agli anziani».

La presa di posizione arriva da Franco Nisticò del coordinamento di lotta per la statale 106 e la ferrovia jonica Nisticò, in una conferenza stampa ha annunciato l'intenzione di iniziare uno sciopero della fame e della sete per richiamare l'attenzione dell'assessore regionale alla sanità Doris Lo Moro e dei dirigenti As.

«Il Polo sanitario di Badolato, puntualizza Nisticò, rimane un fiore all'occhiello del servizio sanitario nel comprensorio di Soverato. Nel dare servizi e assistenza alle popolazioni dei comuni di Guardavalle, S.Caterina, Badolato, Isca e S. Andrea, riusciva a garantire ogni giorno oltre 40 prelievi giornalieri senza prenotazioni e con personale qualificato. Inoltre funzionano diversi ambulatori con medici ospedalieri molto professionali, che con le loro prestazioni evitano agli utenti di recarsi all'ospedale di Soverato e Chiaravalle.Per tanto ritengo urgente un intervento dell'assessore alla sanità per ripristinare i prelievi senza prenotazioni».

Nisticò lei ha denunciato altri gravi problemi?
«Certamente, per il mio impegno nel sociale, sono stato contattato da numerose famiglie di persone anziane che vivono l dramma di chi non può comprare le medicine necessarie per la loro sopravvivenza. Chiederò l'abolizione dei ticket per queste fasce d'anziani che percependo la misera pensione di circa 400 euro non possono coprire le spese per l'acquisto dei medicinali che ogni mese si aggirano sui 600 euro, in tutto il comprensorio ci sono centinaia di questi casi, ma nessuno li tutela, neanche il tribunale dei diritti degli ammalati».

Lei ha sollevato anche il caso della disinfestazione sul territorio?
«Per evitare il ripetersi della drammatica situazione dello scorso anno con la zanzara Tigre che ha seminato il terrore provocando punture dolorosissime a grandi e piccoli costretti a cure di cortisone. Sul territorio, le zanzare sono arrivate, ci sono già le prime vittime, l'estate è alle porte ma la disinfestazione non è iniziata. Anche su questa problematica chiederò l'intervento dell'assessore Lo Moro per sollecitare l'As ad intervenire».

Nisticò lei ha sollevato anche il caso della chiusura del porto Bocche di Gallipari di Badolato?
«Il caso esula dalle problematiche sanitarie, ma riveste una priorità per l'economia del paese e di tutto il comprensorio. La sua chiusura ha provocato danni notevoli agli operatori turistici e alcuni proprietari delle barche hanno deciso di non venire in Calabria per le loro vacanze. Nessuna istituzione locale, provinciale e regionale, ha sollevato il caso, tutto è caduto nel dimenticatoio. Una struttura costruita con finanziamenti regionali, rischia di morire. Dopo le proteste dei pescatori di Soverato fortemente danneggiati, e dei proprietari di piccole imbarcazioni turistiche, si rende necessario un intervento risolutore dell'assessore regionale al Turismo Donnici, per sbloccare la chiusura, nominare un commissario per la gestione e rendere di nuovo agibile il porto.

Anche per questo problema, sono pronto a spendere tutte le mie energie con manifestazioni di protesta con notevole rilevanza sociale».

Tratto da: Il Quotidiano


Autore: Fausto

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