MARCO CRINITI, UN CUORE DI BADOLATO

 

Inserita il 29/04/2005

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Un esordi in prima squadra atteso quattro anni, ora i genitori possono stappare champagne
MARCO CRINITI, UN CUORE DI BADOLATO

Il magico momento atteso da quattro anni si è materializzato sabato scorso ad Arezzo: l'esordio con la maglia del Catanzaro e per giunta in serie B.

Marco Criniti, 19 anni, nato a Catanzaro e residente a Badolato, difensore centrale, fisico compatto e potenzialità tecniche di primo piano, ha ritagliato la serata aretina e l'ha subito incollata nell'album dei ricordi, nonostante l'ennesima sconfitta subita dalle Aquile. Un esordio positivo, quello di Criniti, che ha cacciato tensioni ed attese con grinta e volontà, tanto da mettere la museruola ad un avversario non facile, come Elvis Abbruscato, uno dei centravanti più prolifici della cadetteria. Di quelli, per intenderci, che in area di rigore ti puniscono alla minima distrazione.

«Appena sceso in campo - ricorda ancora con emozione Criniti - ero un po' teso, ma nel giro di pochi minuti ho trovato concentrazione e tranquillità. Avevo di fronte un attaccante forte, Abbruscato, un ambidestro rapido nei movimenti e insidioso sui colpi di testa; ma alla fine penso di essermi comportato bene. Peccato, semmai, per la sconfitta, propiziata, anche, da un rigore inesistente».
Criniti ha iniziato la trafila negli Allievi giallorossi. Tanti sacrifici e tanta pazienza. Lui stesso rammenta il percorso che l'ha portato alla fine a giocare al centro della difesa giallorossa.

«La mia giornata tipo era stressante: la mattina a scuola, un veloce panino, poi in pullman, per raggiungere Catanzaro, per gli allenamenti. Ma adesso sono felice, perché ho esordito con il Catanzaro e così si è coronato il mio sogno da bambino. Ringrazio mister Bolchi, per l'occasione datami e non posso dimenticare i tecnici del settore giovanile, Camerino, Cittadino, Antonio e Saverio Mirarchi. Ho collezionato sette panchine e speravo che il gran giorno arrivasse presto. Prima della gara contro l'Arezzo stavo sulle spine, perché il signor Bolchi mi aveva fatto capire che sarebbe scoccata la mia ora. Non mi sono preoccupato del fatto che esordivo nella difesa più perforata del campionato. Questo non l'ho mai pensato e forse mi ha aiutato a rompere gli indugi senza eccessive difficoltà. Il mio ruolo naturale è quello di centrale, anche se con la Primavera ho giocato pure sulla destra, con la difesa disposta a quattro».

A Badolato papà Domenico e mamma Angela hanno festeggiato la "prima" del figlio Marco con tanto di spumante da dividere con parenti e amici. Ora il giovane Criniti si candida ad occupare un posto da titolare nel futuro Catanzaro, magari attraverso il pre contratto.

«È chiara la mia speranza di restare in giallorosso. Dipende dalla volontà dei dirigenti. Ora che ho esaudito il sogno di giocare con la squadra della mia città, ho già un altro obiettivo pronto: quello di contribuire al ritorno in serie B del Catanzaro. Lo merita la città, lo meritano i tifosi».

Vittorio Giummo,
Tratto da: Il Domani


Autore: Fausto

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