Comunità montana. Sulla nomina di Stagno pesanti accuse

 

Inserita il 31/03/2005

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Comunità montana di Isca. Sulla nomina di Stagno a presidente piovono pesanti accuse di ribaltonismo

Gli affondi e gli strali di Ds e Prc
«Una vicenda gravissima per il centrosinistra, frutto di personalismi»


SUSCITA non poche polemiche l'elezione di Gaetano Stagno, consigliere provinciale dell'Udeur, alla carica di presidente della comunità montana di Isca Marina.
Con una nota congiunta i Ds del Basso Jonio, sezioni di Guardavalle, S.Caterina, Badolato, Isca, S.Andrea, Davoli, Satriano, i consiglieri Ds e Rifondazione Comunista presso la Comunità Montana di Isca, la federazione provinciale di Catanzaro dei democratici di sinistra e di Rifondazione Comunista condannano l'operazione, che essi stessi definiscono vergognosa con la quale si è dato vita alla nuova maggioranza, presso la Comunità Montana di Isca sullo Ionio.

«Una maggioranza - scrivono - fondata sul trasversalismo e sul trasformismo e che ha promosso il centrodestra come mostra il voto favorevole di Alleanza Nazionale e del suo leader in consiglio Natalino De Gori. An dopo aver osteggiato sino gli assetti in consiglio ha dato una bella prova di trasformismo operando un grandioso ribaltone ed entrando in una maggioranza basata sulla moltiplicazione delle cariche e priva di una minima base di serietà. Autori di questo mirabile capolavoro sono sen'altro il presidente uscente, Franco Lentini, ed il neo eletto presidente dell'ente, Gaetano Stagno, presunto (a questo punto) rappresentante politico dell'Udeur.

Con una serie di azioni di natura puramente interpersonale, grazie a qualche scambio di carica in giunta, si è costruito una tela in cui i partiti (che restano il fulcro delle alleanze politiche anche con validi elementi della società civile) hanno finito col pesare male (e a destra) cedendo il passo ad accordi tra singoli in una maggioranza numericamente chiara ma politicamente di pasta frolla». Ed è in particlare Gaetano Stagno il bersaglio delle accuse dei Ds e di tutti coloro i quali si dicono contrari alla sua nomina.


«Il giochino con cui il neo presidente Stagno si è costruito la maggioranza dicono i rappresentanti del centro sinistra - difatti, non appartiene alla politica, se non alla bassissima politica: la carica non è un fine, è un mezzo per fare il bene pubblico e, fino a prova contraria, i partiti sono il più importante ed utile strumento sia per garantire la partecipazione dei cittadini sia per governare le istituzioni pubbliche. Stagno questo un tempo lo sapeva bene, tanto è vero che pochi anni fa quando si discuteva di giunta (tutti i partiti erano presenti all'epoca e rappresentati) fece piombare ad Isca lo stato maggiore dell'Udeur, professore Torchia (recente candidato presidente alle provinciali per centrosinistra) in testa. Oggi invece non lo ha fatto: forse se ne è scordato, forse non gli conveniva più, così ha tagliato fuori partiti importanti di una coalizione (quella di centrosinistra) che Stagno stesso rappresenta addirittura in consiglio provinciale poichè eletto nelle file dell'Udeur. Evidentemente il neo presidente della nostra Comunità Montana fa parte del centrosinistra solo ad intermittenza!»

I rappresentanti dei democratici di sinistra e del partito di rifondazione comunista si chiedono inoltre: «Vorremmo sapere cosa pensano di questa gravissima situazione ad una settimana dal voto regionale che vede impegnato ed unito tutto il centrosinistra calabrese contro le destre, le federazioni dei partiti che con i loro singoli consiglieri hanno concluso questo strampalato accordo con la destra del comprensorio. Udeur, Margherita e Sdi sono al corrente del ribaltone verificatosi presso la Comunità Montana di Isca o no? Quello che sappiamo è che non ci saranno sconti verso il presidente Stagno che ha dimostrato una profonda slealtà politica ribaltando gli assetti politici dell'ente dopo aver ricevuto per anni i nostri voti come vicepresidente».

E ancora sulla nomina di Gaetano Stagno alla presidenza della comunità montana: «Stagno, per quello che ci riguarda, è incompatibile con qualsivoglia coalizione di centrosinistra ed è meglio che chiarisca al più presto a quale fronte politico appartiene visto che al momento guida una coalizione inedita ed alquanto strabica di centro destra - Margherita - Sdi - Udeur singoli vari, creata in pochi giorni ed in cui il collante pare essere solo ed esclusivamente la moltiplicazione della cariche. In un ente come questo, mal definito, privo di funzioni reali e debole politicamente si è arrivati a creare un numero assurdo di assessori (ben otto!!!) e siamo convinti che con l’arrivo dei nuovi rappresentanti di S.Andrea e Davoli si creerà anche il nono assessore e con il presidente del consiglio si arriverà addirittura a 11 cariche nella Comunità Montana di Isca, quando la maggioranza si raggiunge a quota 14»

E non usano mezzi termini i Ds quando dicono: «È nostro preciso dovere denunciare il gravissimo abuso e la campagna acquisti giocata su un ampliamento delle poltrone, artificioso, pericoloso economicamente e che fa della politica comprensoriale un mercato senza il minimo ritegno e pudore. Si pensi che su 17 voti a favore di questa pseudo - giunta sei consiglieri decadranno fra 4 giorni col rinnovo dei consigli di S.Andrea e Davoli, uno fa il presidente, e sui rimanenti dieci ben otto fanno gli assessori. Frattanto, come detto, arrivati i nuovi rappresentanti da Davoli e S.Andrea si metterà in palio la nona carica assessorile e con il Presidente del consiglio (invenzione fatta con la modifica al regolamento del consiglio di pochi giorni fa) si offrirà pure la decima al miglior offerente: che bel mercato della politica! Fare giunta sarà una grande caciara in Comunità Montana da oggi in poi Complimenti poi ai ribaltonisti di centrodestra che in questi anni hanno fatto morale sui sei assessori della scorsa legislatura per fare i protagonisti nelle giunte a nove Da non dimenticare il fatto che il neo presidente è uomo cresciuto all'ombra dell'ex leader della comunità montana, Franco Lentini. Da tempo non più diessino egli è stato uomo così capace di fare ombra da essersela fatta da solo, essendo stato il presidente più anonimo che la comunità montana di Isca abbia mai avuto, capace perfino di prestare il fianco ad operazioni di così bassa lega (si è appositamente dimesso) ad una settimana dal voto amministrativo che porterà sei nuovi consiglieri in questo Ente. Lentini era diventato presidente, quattro anni or sono, solo ed esclusivamente perché uomo del partito (Ds) che ha poi pacificamente tradito ed osteggiato sia nel suo comune che in comunità montana: mai si era visto un partito esprimere la presidenza dell'ente e nell'arco di una seduta consiliare passare all'opposizione proprio a causa del suo stesso presidente! Forse non è un caso che si sia appositamente dimesso a dieci giorni dal voto regionale, magari anche per consolidare la sua inaspettata candidatura a consigliere regionale nelle file di un altro partito»

Nessuno viene risparmiato dalle stilettate dei diessini e del partito di Rifondazione Comunista.

Tratto da: Il Quotidiano


Autore: Fausto

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